Pillola e candida: esiste una correlazione? Scopri quello che c’è da sapere

L'uso della pillola contraccettiva può influenzare vari aspetti della salute femminile, inclusa la flora vaginale. In alcune donne, questo potrebbe favorire l’insorgenza di infezioni da Candida albicans. Sebbene non esista una correlazione diretta e universale, diversi fattori legati all’assunzione della pillola potrebbero aumentare il rischio di sviluppare questa condizione. È importante conoscere questi fattori di rischio per poter adottare le giuste precauzioni e consultare il medico nel caso in cui si abbiano dubbi sul proprio stato di salute o si riportino particolari sintomi; sarà lo specialista a formulare una diagnosi e suggerire al paziente la strategia d'azione più opportuna.

Effetti della pillola contraccettiva sull'organismo

La pillola anticoncezionale è un contraccettivo orale che deve essere assunto sotto il controllo di un medico. Sebbene sia indicata per la maggior parte delle donne sane, è fondamentale consultare un ginecologo che, durante una visita approfondita, potrà individuare la soluzione più adatta alle esigenze di ogni donna.

Tra i vantaggi della pillola ci sono l’efficacia, la comodità e l’autonomia; questa, inoltre, non influisce sulla fertilità futura e non interferisce con i rapporti sessuali. Tuttavia, non protegge dalle infezioni sessualmente trasmissibili e può causare alcuni effetti collaterali, soprattutto nei primi mesi di assunzione. La pillola anticoncezionale, inoltre, è sconsigliata alle donne fumatrici sopra i 35 anni e a quelle che soffrono di determinate patologie per le quali l'assunzione potrebbe comportare dei rischi. In alternativa alla pillola combinata, può essere considerata la minipillola, che contiene solo progestinico.

Gli effetti della pillola anticoncezionale sull’organismo derivano principalmente dalla regolazione dei livelli ormonali. Ogni donna può reagire in modo diverso, e gli effetti possono variare in base alla tipologia di pillola e alla risposta individuale. Tuttavia, esistono alcuni effetti comuni che si riscontrano generalmente nelle donne che la utilizzano.

  • Regolazione del ciclo mestruale: la pillola può rendere il ciclo più regolare e ridurre il dolore tipico delle mestruazioni; inoltre, può contrastare i cambiamenti ormonali che causano crampi e mal di testa. Se il sanguinamento è abbondante, l’uso della pillola può essere utile per ridurlo, aiutando anche in caso di carenza di ferro.

  • Variazioni ormonali: l’assunzione della pillola comporta l’introduzione di ormoni sintetici (estrogeni e progestinici), che possono influenzare vari aspetti dell’organismo, come l’umore, la pelle e le oscillazioni del peso corporeo. La pillola può causare ritenzione idrica, che può dare la sensazione di aver preso peso, soprattutto su seno, fianchi e cosce.

  • Prevenzione della gravidanza: la pillola impedisce l’ovulazione e modifica il muco cervicale, rendendo più difficile per gli spermatozoi raggiungere l’ovulo.

  • Possibile miglioramento dell’acne: in alcune donne, la pillola può ridurre la produzione di sebo, migliorando così i disturbi legati all'acne.

  • Rischi cardiovascolari: in alcune donne, specialmente se fumatrici, sopra i 35 anni o in menopausa, la pillola può aumentare il rischio di trombosi o malattie cardiovascolari.

  • Effetti collaterali: alcune donne possono sperimentare nausea, mal di testa, diminuzione del desiderio sessuale, alterazioni dell’umore o, in alcuni casi, sintomi di depressione nei primi mesi di assunzione.

In generale, gli effetti della pillola sul corpo dipendono dalla risposta individuale di ogni donna e dal tipo di contraccettivo scelto. Sebbene possa apportare benefici, come la regolazione del ciclo e il miglioramento dell'acne, è importante monitorare eventuali effetti collaterali e discutere con il proprio medico o il ginecologo di qualsiasi preoccupazione.

Esiste una relazione tra l'assunzione della pillola e l'insorgenza della candida?

Diversi studi hanno suggerito una possibile correlazione tra l’assunzione della pillola contraccettiva e un aumento del rischio di infezioni da candida vaginale. Sebbene non sia stato stabilito un legame diretto e universale, è noto che i contraccettivi orali influenzino l’equilibrio ormonale, in particolare i livelli di estrogeni, che possono alterare la flora vaginale, favorendo la crescita del fungo responsabile dell’infezione. I sintomi comuni di queste infezioni includono prurito e irritazione.

Gli estrogeni stimolano, infatti, l'adesione del fungo alle cellule epiteliali vaginali e aumentano i livelli di glicogeno in queste cellule, che rappresentano una fonte di nutrimento per la Candida. I Lactobacilli vaginali, che normalmente proteggono la flora vaginale, trasformano il glicogeno in glucosio e acido lattico, creando un ambiente acido che inibisce i batteri patogeni, ma che, nel caso della Candida, può favorirne la crescita, portando a un'infezione.

Sebbene la correlazione tra pillola anticoncezionale e aumento delle infezioni da Candida non riguardi il progesterone, la prevalenza di candidosi vaginale appare più alta nelle donne che assumono contraccettivi orali, probabilmente a causa degli estrogeni. Per tale ragione, è utile che le donne che assumono la pillola anticoncezionale siano informate di questa possibile associazione, così da poter adottare semplici misure preventive, come l'eventuale utilizzo di probiotici per mantenere l'equilibrio del microbiota.

Consigli e suggerimenti utili

Gestire la candida durante l'assunzione della pillola anticoncezionale richiede attenzione e un approccio integrato, che prenda in considerazione l'interazione tra i fattori ormonali e le condizioni che predispongono alla sua comparsa. Di seguito sono riportati alcuni suggerimenti e rimedi utili per affrontare la candida e per gestire al meglio l'assunzione della pillola.

  • Confronto con il proprio ginecologo: un consulto specialistico volto a valutare altre opzioni di trattamento anticoncezionale può rivelarsi utile per gestire la condizione e ritrovare il benessere.

  • Utilizzare prebiotici e probiotici: l'integrazione di questi microrganismi benefici può rappresentare una strategia utile nella prevenzione di eventuali alterazioni del microbiota, che possono favorire l'insorgenza del fungo Candida albicans. Nello specifico, i prebiotici favoriscono la proliferazione dei batteri benefici presenti, rafforzando la barriera naturale contro le infezioni, mentre i probiotici (soprattutto i ceppi di Lactobacillus) contribuiscono al mantenimento di un ambiente vaginale acido, ostacolando la proliferazione di agenti patogeni, come la Candida.

  • Gestire lo stress e seguire una dieta equilibrata: lo stress può indebolire il sistema immunitario e rendere l’organismo più vulnerabile alla candida, soprattutto in presenza di alterazioni ormonali legate alla pillola anticoncezionale. Adottare tecniche di gestione dello stress, come meditazione, yoga e attività fisica regolare, può migliorare il benessere generale e rafforzare le difese immunitarie. Allo stesso modo, seguire un'alimentazione sana, ricca di nutrienti e povera di zuccheri raffinati, supporta il sistema immunitario e aiuta a prevenire le infezioni, mantenendo sano anche l'equilibrio della flora vaginale.

  • Terapia vaginale a breve termine: l’utilizzo di farmaci antifungini per un periodo di 3-7 giorni è spesso sufficiente per eliminare un'infezione da candida. Questi farmaci sono disponibili in diverse forme, come creme, unguenti, compresse e supposte vaginali. Questi trattamenti possono essere acquistati sia con, che senza prescrizione medica, a seconda del tipo di prodotto e delle normative locali. Tuttavia, in caso di recidive, perdite vaginali persistenti o sintomi di vaginite, potrebbe essere necessario un trattamento più prolungato o una valutazione medica approfondita per identificare le cause sottostanti.

In conclusione, gestire la candida in concomitanza con l’assunzione della pillola anticoncezionale richiede un approccio personalizzato che consideri vari fattori, tra cui la scelta del metodo di contraccezione, la gestione dello stress e uno stile di vita equilibrato. È fondamentale monitorare i sintomi e, se necessario, rivolgersi a un medico specialista in ginecologia per valutare le opzioni più appropriate per la cura, che potrebbero includere trattamenti topici o modifiche nel metodo contraccettivo stesso. In generale, un'attenzione costante al proprio benessere, contribuisce a ridurre il rischio di infezioni e a migliorare notevolmente la qualità della vita.